Le Quotazioni dell'Oro

Negli ultimi tempi l'oro ha raggiunto quotazioni da record, superando il valore di 1.000 dollari l'oncia, nel rispetto di un trend che ha visto triplicare il valore del prezioso metallo nel giro di pochi anni.

Le ragioni di tale rialzo sono spiegabili con il generalizzato andamento negativo delle borse e la contestuale debolezza del dollaro, tradizionale moneta di riferimento per le transazioni commerciali mondiali.

In un momento storico caratterizzato dall'incertezza sui mercati finanziari non dovrebbe quindi stupire la scelta effettuata da moltissimi investitori di rivolgere la propria attenzione verso l'oro, il bene di rifugio per antonomasia fin dall'antichità.

Pensiamo, ad esempio, a come nell'antica Roma l'oro venisse impiegato sia per produrre gioielli che per coniare monete e particolarmente significativa in merito risulta essere il 49 A.C., anno di nascita dell'aureo, la famosa moneta di Cesare.

Da allora l'oro ha accresciuto sempre più il suo valore e la sua ambivalenza quale materia prima volta ad abbellire e a realizzare cospicue rendite economiche.

In un momento particolare, quale quello che stiamo vivendo, la scelta di investire nell'oro potrebbe rivelarsi particolarmente azzeccata, sia per le alte quotazioni che per l'esigenza di avere denaro liquido a propria disposizione.

Non dovrebbe pertanto stupire la fioritura di moltissimi negozi che acquistano oro usato e la decisione, assai diffusa, di vendere i propri oggetti preziosi.

Vediamo meglio le quotazioni dell'oro usato.

LE QUOTAZIONI DELL'ORO USATO

Per quantificare il valore dell'oro che possediamo, e che abbiamo deciso di mettere in vendita, dobbiamo innanzitutto saperne il peso ed i carati.

Il peso dell'oro

Nei mercati internazionali si usa quale unità di misura dell'oro l'oncia, quindi è necessario fare un semplice calcolo, tenendo presente che un'oncia equivale a 28,35 grammi.

I carati

I carati indicano la percentuale effettiva d'oro in rapporto agli altri metalli che compongono un oggetto, pertanto la crescita del numero di carati corrisponde ad un aumento della purezza dell'oro e del suo valore.

Per procedere al calcolo si prende come valore base 24 (che rappresenta l'oro puro) e di conseguenza nel caso dell'oro 18 carati significa che vi sono 18 parti d'oro su 24 complessive.

In altre parole una pepita d'oro puro è a 24k, mentre un gioiello d'oro a 18k contiene circa 750 millesimi d'oro per grammo e la restante parte è costituita da altri metalli meno preziosi.

La logica conclusione è la differenza di valore tra un oggetto d'oro a 18k ed uno a 8k e la conseguente diversa valutazione effettuata dagli esperti che ritirarono l'oro usato.

Tenendo presente entrambi i parametri, sia il peso che il numero di carati, si può procedere con il calcolo del valore dell'oggetto d'oro, considerando anche il suo stato di conservazione.

Le quotazioni ufficiali delle Borse Internazionali rappresentano, infatti, un punto di riferimento, ma è necessario ricordare come un negozio che acquista l'oro usato si attenga ad un personale listino.

Ogni singolo esercizio può effettuare la propria valutazione e sta allora al cliente prestare la massima attenzione.

Il suggerimento migliore è quello di informarsi sulle quotazioni dell'oro puro, prima di procedere alla richiesta di valutazione da parte di diversi operatori, al fine di avere un primo parametro di riferimento.

In secondo luogo è consigliabile recarsi presso diversi negozi.

Le valutazioni variano, anche in maniera considerevole, e considerando la crescita costante del valore del prezioso metallo sarebbe sciocco svenderlo!